Oasi di San't Alessio

26.06.2013 20:42
Appena arrivate vedemmo un meraviglioso castello cinquecentesco dall’aria vissuta,costituito da vecchi mattoni color ruggine che ospitavano nelle loro cavità famiglie di uccelli pavesi come pettirossi,piccioni o rondini.
Camminammo su un sentiero di ghiaia verso i portone dalla volta ad arco e intanto osservammo meglio la costruzione che si stagliava imponente davanti a noi : era circondata da un melmoso fossato pieno di ninfee,alcune fiorite in bellissimi colori estivi;
Entrammo nella piazza e sentimmo i versi degli animali che abitavano nell’Oasi e fremevamo dalla curiosità di entrarci dentro per osservare gli adorabili animali che ci aspettavano,non vedevamo l’ora! Prendemmo il biglietto e poi corremmo (cercando di nascondere la felicità che ci riempiva),verso il cancello che ci separava dagli habitat degli animali.
Intraprendemmo subito il sentiero che conduceva alla zona ristoro e poi alle zone umide europee che erano: il fiume,la palude e il bosco.
Prevedeva animali che non avevamo mai visto di persona come il gatto selvatico e le lontre …
Tra il chiacchiericcio non ci eravamo accorti che da una lato della strada in mezzo alle sterpaglie una strana figura ci osservava.
D’istinto mi avvicinai per vedere un po’ che cos’era lo spione e quando guardai rimasi piacevolmente sorpresa di vedere un delizioso cacatua dal folto piumaggio bianco perlato con sfumature rosa tramonto che ci osservava incuriosito.
Chiamai subito Angelica per ammirarlo e di colpo mentre si avvicinava saltò fuori dal suo “nascondiglio” e fece un verso simile a un grido di battaglia barbaro che mi fece sobbalzare.
Ma Angelica con la sua solita spavalderia unita alla scusa di osservarlo meglio si avvicinò con passo felpato e tese la mano al cacatua che aveva subito battezzato “Sponky” e gli fece segno di saltagli sulla spalla.
Sponky mosse qualche passo incerto verso di lei ma senza esitazione le saltò sulla spalla creando la tipica scena del pirata con il pappagallo.
Provai anche io a interpretare un pirata con Sponky sulla spalla: le sue zampe erano morbidissime e io che le pensavo tutte dure e appuntite!
Dopo aver lasciato a malincuore il cacatua,ci avviammo verso il bar per poi intraprendere la strada verso le zone umide europee e anche stavolta trovammo un simpatico animale: era una mini-pecora dalla morbida lana nera che vagabondava sotto i tavolini in cerca di qualche leccornia caduta a terra e ogni tanto emetteva qualche belato.
La pecora tutta da un tratto distolse la sguardo dal suolo per vedere una potenziale minaccia per la sua occupazione.
Ci girammo e vedemmo un super Sponky versione bellicosa con la rosea cresta di piume alzata e le ali spiegate pronte per la battaglia con la pecorella.
La pecora di canto suo emise un belato acuto a cui risposero le sue amiche poco più distanti nel recinto.
Solo allora mi immaginai la scena : la pecorella era una furba galeotta fuggita dal suo recinto e il nostro curioso cacatua era un agente di polizia dell’Oasi che era venuto ad arrestarla per portarla nel suo recinto.
Un verso gracchiante mi distolse dal mio fantasticare sul possibile conflitto tra la pecorella fuggitiva e l’agente Sponky.Il verso proveniva da un Bucero gigante delle Filippine,un enorme uccello colorato da un becco assolutamente particolare (potete ammirarlo nella galleria fotografica) che gracchiava in cerca di attenzioni.
Iniziammo finalmente il percorso finalmente senza interruzioni delle zone umide europee e andammo dirette verso lo spettacolo dei rapaci.
Ci sedemmo su delle panchine di legno che circondavano il recinto dove si stava svolgendo lo spettacolo,e intanto notammo che nel terreno dietro le panchine erano situati piccoli buchi,ci mettemmo poco a risalire al minuscolo mammifero che gli abitava: un topo! E quelle erano le loro tane,chissà quanti topolini erano nascosti nelle loro cavità.
Entrarono le due falconiere che dispensavano utili informazioni sui rapaci diurni e notturni, e ci mostravano precise dimostrazioni sui talenti che hanno in natura i rapaci.
Abbiamo imparato da quell’esperienza che la natura ha creato gli animali con caratteristiche ben precise come l’avvoltoio non è calvo per sua scelta è perché lui si nutre di animali morti e la testa deve entrare nel corpo del animale e non può andare in giro con addosso sangue avariato sulle piume della testa attirerebbe troppe malattie e così senza piume si sporca molto meno e non le contrae.
Dopo lo spettacolo ci rimettemmo sul sentiero e andammo al laghetto dei piccoli Limicoli europei, piccoli uccellini dal piumaggio marroncino e un sottile becco nero che oziavano in fondo al laghetto.
Nello stesso stagno vivevano i Cavalieri d’Italia (potete ammirarli nella galleria fotografica),uccelli dalla parte superiore di un nero carbone e quella inferiore di un candido bianco che sonnecchiavano sulla spiaggia al centro dello specchio d’acqua o nuotavano.
Proseguimmo verso i vari scorci del fiume,cioè finestre di vetro che si affacciavano su dei laghetti pieni di pesci europei come trote,lucci,salmoni...Appena ci siamo affacciate pensavamo di vedere un mondo di pesci ma restammo deluse perchè non c'era anima viva nell' acqua.Pensai sarà l'ora della siesta!Dopo la nostra visita al fiume procedemmo verso il recinto dei Przwwalskij,bellisimi cavalli selvaggi dal manto color caramello che brucavano tranquillamente nel loro recinto intanto che noi gli osservavamo silenziosamente.Giunte quasi alla fine del percorso delle zone umide europee andammo a vedere gli animali che vi avevo accennato prima:il gatto selvatico e la lontra.Prima andammo dai gatti selvatici,enormi micioni dalla folta pelliccia che ronfavano beatamente su dei sassi coi loro piccoli che sembravano gattini domestici.Avremmo voluto andare lì e accarezzarli uno a uno.Per andare a osservare le lontre dovevamo andare nel tunnel subaqueo,una costruzione di legno dove hai lati si affacciavano finestre di vetro per osservare gli animali che vivevano là dentro.Le lontre erano più o meno al centro del tunnel e le trovai che contendevano una delle due entrate della loro casetta con strilli e urla.Era uno spettacolo meraviglioso e strano allo stesso tempo perchè non avevo mai visto una lontra dal vivo. Così iniziammo il percorso tropicale. Andammo al rettilario che  ci affascinò molto, e osservammo delle fantastiche Achatina achatina! In un recinto ottagonale trovammo un'esemplare solitario di Ocelot!
In una serra trovammo diverse specie di farfalle cinesi e oceaniche.
Inoltre riuscimmo ad accarezzare un esemplare di Bradipo variegato, che coabitava insieme a 2 coloratissimi Tucani toco.
Che bella gita!

Angy & Beby.
 
 
 GUARDA LE FOTO NELLA GALLERIA!! 
 

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